poesias

S’arramadura è un rito che si compie, in tanti paesi d’Italia e di Sardegna, ed anche a Cagliari a calendimaggio; esso consiste nel cospargere di rami e di petali di fiori le strade in cui passa il santo festeggiato e la processione che gli va dietro; è quella che in italiano si chiama ‘infiorata’. Anche i poeti fanno s’arramadura col loro canto e con le loro parole donandole, almeno a chi vuole ascoltarle, in dono e in pegno; di esse infiorano il mondo, le menti e le anime. Come Nicolau de i’ Lonis, uno dei poeti a bolu del Campidano, bagamundu feri-feri cun su coru spistorau, un cuore de meli marigosu, che voleva cantare le sue canzoni per regalarle, po ddas depi sprazinai comente arramadùra. Ed anche ora che è stèrriu in frumini, continua a cantare a is animas profundas. E non rimane solo; anzi pare contento. Perché un altro Nicolau, su de is Tanda, ne ha raccolto il senso e l’eredità.
Qui Vincenzo Pisanu vuole anch’egli arramai; anch’egli vuol fare la sua infiorata, la sua arramadura, per sottoporla a noi, cospargendo le pagine dei suoi versi e delle diverse sezioni di cui questa raccolta si compone. Poesia, a un tempo, della meditazione e dell’emozione, che pur scorre serena e senza intoppi in una musicalità ben calibrata.
Si ringrazia la signora Rosalba Garau Presidente della Associazione IL SOLE di Uras, per aver messo a disposizione la foto del cortile della propria sede, laddove le ragazze e i ragazzi speciali coltivano e colgono i prodotti della terra maturati nell’amore, tra is arramaduras.

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Vincenzo Pisanu è nato il 7 maggio 1945 ad Uras, in provincia di Oristano.
Nel 1992 ha pubblicato la sua prima raccolta in lingua sardo-campidanese “Saboca”, ristampata nel 1994. Nel 1997 la raccolta in italiano “Ci sarà pure, un treno”. Nel 2006, ancora in italiano, “Pittore di strada” in due edizioni. Nel 2009 vince il “Premio Michelangelo Pira con la raccolta in sardo-campidanese “Fueddus pispisaus a su bentu”, e nello stesso anno pubblica la raccolta bilingue “Cantus de dispidida” inserita all’interno della collana “La biblioteca di Babele” curata dal prof. Nicola Tanda dell’Università di Sassari.
La sua poesia è considerata dagli studiosi tra le massime espressioni generazionali del campidanese, ed è l’unica ad essere stata inserita nell’antologia “Approdi” curata da Emanuele Bettini per l’Editore Marzorati . Nel 2009 e nel 2010 ha rappresentato la poesia sardo-campidanese al Festival “Traghetti di poesia” a Cagliari.
Nel 2013 ha prodotto la raccolta bilingue “Is Arrosas de Uras”. Nel 2015 “Is Lillus de Uras” e, nel 2016, la raccolta in italiano “Con gli occhi dell’anima”. Nel 2018 il volume “I’ Lillus e I’ mellus Froris de Uras”. è autore di racconti e commedie. Come autore di testi collabora con diversi musicisti e nel 2001 ha realizzato e prodotto il C.D. musicale “Nebida”. Animatore e fondatore del Premio Letterario “TIRIA NOA”, ne presiede l’Associazione omonima ad Assemini dove risiede.