La mia passione per la ricerca ha portato alla scrittura di questo libro, in cui cercherò di ricapitolare parte dei ritrovamenti archeologici avvenuti nel territorio di Uta, segni di un passato mai indagato a dovere, che fa presumere la grande importanza di questo territorio per il Mediterraneo dei tempi antichi.
Premettendo che la passione per l’archeologia mi è stata tramandata dalla buon’anima del professor Giovanni Lilliu, incontro avvenuto negli anni in cui lui scopriva la Reggia di Barumini.
Mi colpì il suo studio del territorio di Uta dai suoi confini sul mare del Golfo di Cagliari, in cui notò la numerosa presenza di resti di strutture nuragiche, sparse in quasi tutto il territorio in discesa dal Monte Arcosu e colline circostanti, come da indicazioni del professore Goffredo Casalis nell’anno 1840.
La mia passione è stata supportata dai consigli e suggerimenti del più grande professore in campo archeologico in Sardegna, per il quale sono stato delegato come accompagnatore nelle sue ricerche, avvenute in primis nelle carte catastali del Comune di Uta, quando ero un giovane impiegato comunale, e nelle campagne circostanti.

Nino Melis nasce a Uta nel 1938. Rimane orfano di padre dall’età di due anni in seguito a un incidente nelle miniere di Bacu Abis.
Ha frequentato le scuole elementari nel Collegio del Sacro Cuore a Cagliari, dove vigeva un severo rigore educativo.
In seguito ha frequentato la scuola di avviamento professionale e successivamente la scuola tecnica a indirizzo industriale di Via San Lucifero.
Conseguito il diploma, è stato assunto presso il Comune di Uta, dove ha conosciuto il professor Lilliu, che ha fatto nascere in lui la passione per l’archeologia. Questa passione l’ha portato a studi da autodidatta in diverse biblioteche d’Italia e a ricerche sul campo per far riscoprire il suo paese: Uta.

ISBN 9788899685744 – pag. 272 – illustrato – euro 16,00