Il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, entrato in vigore il 23 di settembre del 2016, cui è seguito il decreto correttivo, il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 26 giugno 2017, n. 147, ed entrato in vigore il 27 giugno (art. 22), rappresenta una notevole forma di semplificazione della materia.
Lo stesso ha subito successivamente ulteriori modifiche, operate tramite numerosi micro interventi normativi.
La novità più rilevante di tali modifiche normative puntuali è stata la previsione di un parere della Corte dei conti sulla deliberazione di costituzione di una società partecipata o di acquisizione di una partecipazione esistente.
Di pari passo ha avuto notevole importanza proprio la giurisprudenza della Corte dei conti che ha delineato e modellato le norme del testo unico in canoni codificati, capaci di orientare efficacemente l’azione delle pubbliche amministrazioni in materia.
Altra rilevante novità, seppure in realtà esterna al testo unico, deriva dal nuovo codice dei contratti pubblici, ossia il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (aggiornato dal decreto legislativo correttivo 31 dicembre 2024, n. 209), intervenuto ad invarianza di direttive europee.
Il nuovo codice, ribaltando la precedente impostazione, elide la definizione di società in house, rimandando alla normativa europea, e riconosce finalmente la piena equiparazione nella scelta tra affidamento in house e affidamento esterno.
Dall’intero quadro normativo e giurisprudenziale si trae una visione più matura del ruolo delle società partecipate, non più viste dal legislatore stesso, in termini deteriori, come mero strumento per incrementare la spesa pubblica, ma come alternativa al ricorso a soggetti esterni, in grado anche di garantire, se utilizzato con efficacia ed efficienza, un miglior perseguimento delle finalità pubbliche
Mattia Pani svolge la professione di avvocato presso l’Avvocatura della Regione Autonoma della Sardegna ed attualmente ricopre l’incarico di Coordinatore del medesimo ufficio legale. Ha approfondito gli studi nella materia degli appalti e delle società in house partecipando quale relatore a numerosi convegni e seminari oltreché con diverse pubblicazioni sul tema. Negli ultimi dieci anni ha svolto lezione presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università di Cagliari e insegnato in alcuni corsi funzionali all’aggiornamento dei pubblici dipendenti. La sua prima formazione post lauream è avvenuta con il dottorato di ricerca in diritto amministrativo e collaborando come cultore di materia con la cattedra di diritto amministrativo della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.
Carlo Sanna è dottore di ricerca in diritto dell’attività amministrativa informatizzata e della comunicazione pubblica esperto di dinamiche della pubblica amministrazione e di tecnica legislativa. Attualmente lavora presso il Servizio legislativo della Regione Autonoma della Sardegna ed è autore di diverse monografie, contributi e pubblicazioni di rilevo. Ha partecipato in qualità di relatore a convegni e seminari destinati all’aggiornamento dei pubblici dipendenti. Laureato in giurisprudenza, ha acquisito elevate conoscenze nel diritto regionale e nel diritto amministrativo.