La lettura di questo libro non è per tutti, ma il linguaggio utilizzato è quello semplice, comunemente parlato, così che tutti coloro che vengano incuriositi dal tema, possano leggere e capire con naturalezza. L’intento è quello di chiarire con logica osservazione aspetti della nostra vita tanto comuni quanto generalmente affrontati in maniera confusa e strettamente personale.
È un libro che vuole toccare con serietà il nostro animo nel profondo ma non evita l’ironia, perché guai agli uomini che non sanno mettere un sorriso anche e soprattutto nelle cose serie. Un ragionamento che nasce dalla sofferenza e dalla riflessione.
Come spesso accade nella storia dell’uomo, la sofferenza spinge a cercare rimedi per poterla sopportare, nel mentre induce a soffermarsi nel ragionamento per cercarne le cause così da poterla evitare nel futuro. Proprio la riflessione invita la mente a spaziare nelle varie ramificazioni logiche dei concetti e porta a scoprire nuove strade e nuovi orizzonti, così che pian piano viene stimolata la curiosità di scoprire dove conduce la strada appena imboccata.
disegno di copertina: Maria Carmela Brugnone

Pietro Loriga nasce a Sassari nel 1962, ma fin da bambino è costretto a continui trasferimenti in vari paesi della provincia, a causa del lavoro del padre. Questi spostamenti alimentano in lui un senso di indipendenza e un rifiuto delle convenzioni, che si traduce in un difficile rapporto con la scuola. Dopo tre anni al liceo classico di Tempio Pausania, si diploma in una scuola tecnica a Oschiri.
Nel 1982, appena diplomato, parte con pochi soldi per un viaggio che segna l’inizio della sua vita autonoma. Lavora senza grandi ambizioni, guidato dal desiderio di amore, famiglia e verità più che da quello di carriera. Dopo il servizio militare nel 1983 e varie esperienze, trova un lavoro stabile nel 1987 e si sposa nel 1990. Due anni dopo nasce la figlia Alice.
Nel 2016, dopo una crisi familiare e il divorzio, si ritira in campagna, conducendo una vita solitaria e riflessiva. Si definisce “eremita tecnologico” e si dedica alla sua passione per l’osservazione dei comportamenti umani, instaurando un rapporto personale e rispettoso con il destino, che considera guida della sua “seconda vita”
